Scopri i nostri arcieri


Torre di San Matteo - Perinsù
Alice Cristofani“La Tenace"
Arciera instancabile, simbolo di perseveranza e disciplina
Rivale: Torre di Masoria - Peringiù
Sfida arciera: La Freccia Spezzata
Mito fondativo: Durante una tregua, il campione di San Matteo colpì il bersaglio al centro con una freccia perfetta. Ma il campione di Masoria, con un colpo magistrale, spezzò in due quella freccia. Da allora i Sanmatteini gridano all’inganno, i Masoriani alla gloria. La rivalità è eterna, rinnovata ogni anno nella gara della Freccia Spezzata. I Sanmatteini accusano i Masoriani di aver barato nella sfida originaria.
Torre di Masoria - Peringiù
Alessandro Leone“Ser Alex di Sagitta"
Arciere carismatico, noto per coraggio e forza d'animo
Rivale: Torre di San Matteo - Perinsù
Sfida arciera: La Freccia Spezzata
Mito fondativo: Durante una tregua, il campione di San Matteo colpì il bersaglio al centro con una freccia perfetta. Ma il campione di Masoria, con un colpo magistrale, spezzò in due quella freccia. Da allora i Sanmatteini gridano all’inganno, i Masoriani alla gloria. La rivalità è eterna, rinnovata ogni anno nella gara della Freccia Spezzata. Per i Masoriani il colpo fu un capolavoro d’ingegno, non un trucco.


Sant’Andrea - Perinsù
Marco Puccioni“Ser Puccio da Sotto"
Cavaliere ironicamente chiamato così perché proviene dalle zone basse del borgo, ma ha scelto di combattere per i Perinsù delle alture.
Rivale: Cavallo - Peringiù
Sfida arciera: La Prova del Cavallo d’Ombra
Mito fondativo: I Perinsu di Sant’Andrea accusarono i Cavallini di aver rubato i loro destrieri migliori. Si racconta che, nella notte, arcieri vendicatori colpirono con frecce infuocate le bestie degli avversari. Da quell’episodio nacque la sfida notturna: i campioni – oggi Ser Puccio da Sotto e La Fenice – devono tirare all’arco nell’oscurità, guidati solo dalla luce delle torce, come se riecheggiasse ancora il furto dei cavalli contesi. Rivalità nata dal furto (e presunto incendio) di cavalli da guerra.
Cavallo - Peringiù
Giovanni Granata“La Fenice”
Giovanni è celebre per la sua capacità di rialzarsi dopo ogni errore o sconfitta: se una freccia manca il bersaglio, la successiva è sempre più precisa, come se dal fallimento traesse forza
Rivale: Sant’Andrea - Perinsù
Sfida arciera: La Prova del Cavallo d’Ombra
Mito fondativo: I Perinsu di Sant’Andrea accusarono i Cavallini di aver rubato i loro destrieri migliori. Si racconta che, nella notte, arcieri vendicatori colpirono con frecce infuocate le bestie degli avversari. Da quell’episodio nacque la sfida notturna: i campioni – oggi Ser Puccio da Sotto e La Fenice – devono tirare all’arco nell’oscurità, guidati solo dalla luce delle torce, come se riecheggiasse ancora il furto dei cavalli contesi. I Cavallini sostengono che i Perinsù abbiano tentato di sottrarre loro i migliori stalloni in tempi di carestia, e che la 'giustizia popolare' abbia restituito i cavalli al popolo.


Castruccio - Perinsù
Dario Prisco“Arnaldo da Poggioni"
Potentissimo, tende archi enormi e le sue frecce trapassano scudi e armature: il “rompitore di difese”.
Rivale: Alabarda - Peringiu
Sfida arciera: La Saetta sull’Alabarda
Mito fondativo: Un antico duello vide un arciere di Castruccio abbattere l’arma di un alabardiere con una freccia miracolosa. Per i Perinsu fu un atto eroico, per i Peringiu un colpo sleale, favorito dal sole che accecava l’avversario. Ogni anno la sfida si ripete: i campioni devono centrare l’asta di un’alabarda posta lontano, per dimostrare chi possiede la vera precisione.
Alabarda - Peringiù
Riccardo Caponi“Notte"
Maestro delle tenebre: nell’oscurità colpisce con precisione invisibile, come un’ombra silenziosa.
Rivale: Castruccio - Perinsù
Sfida arciera: La Saetta sull’Alabarda
Mito fondativo: Un antico duello vide un arciere di Castruccio abbattere l’arma di un alabardiere con una freccia miracolosa. Per i Perinsu fu un atto eroico, per i Peringiu un colpo sleale, favorito dal sole che accecava l’avversario. Ogni anno la sfida si ripete: i campioni devono centrare l’asta di un’alabarda posta lontano, per dimostrare chi possiede la vera precisione. Gli Alabardini credono che l’antico duello sia stato vinto slealmente.


Logge - Perinsù
Amos Menicucci“Odisseo della Quercia"
Astuto e paziente, attende sempre il momento perfetto: le sue frecce sembrano trovare varchi invisibili.
Rivale: Valle - Peringiù
Sfida arciera: Il Tiro delle Logge
Mito fondativo: Durante un assedio, un arciere delle Logge difese il borgo tirando attraverso le colonne del porticato. Gli uomini della Valle, colpiti e respinti, giurarono che fu la luce del tramonto a tradirli, più che l’abilità del nemico. Da allora, la sfida prevede di scoccare frecce attraverso strette arcate di pietra, a dimostrare chi sa davvero governare la traiettoria del proprio arco
Valle - Peringiù
Andrea Cecchi“Il Fiorentino"
Elegante e armonioso, i suoi tiri sono una danza: belli da vedere quanto letali.
Rivale: Logge - Perinsù
Sfida arciera: Il Tiro delle Logge
Mito fondativo: Durante un assedio, un arciere delle Logge difese il borgo tirando attraverso le colonne del porticato. Gli uomini della Valle, colpiti e respinti, giurarono che fu la luce del tramonto a tradirli, più che l’abilità del nemico. Da allora, la sfida prevede di scoccare frecce attraverso strette arcate di pietra, a dimostrare chi sa davvero governare la traiettoria del proprio arco. I Valligiani sostengono che l’arciere nemico vinse solo grazie alla luce e alle ombre delle colonne.


Leone - Capitano Perinsù
Stefano Lelli“Il Nipote della Balia"
Instancabile e protettivo, può tirare per ore senza perdere precisione: la sua forza è nel cuore, non solo nelle braccia. Il soprannome gli viene dal nonno, fratello maggiore che da giovane aveva accudito e cresciuto i fratelli più piccoli, proprio come una balia. Per questo, Stefano porta con orgoglio il titolo di “nipote della Balia”, memoria viva di un’eredità familiare di cura e responsabilità.
Rivale: Aquila - Peringiu
Sfida arciera: Il Ruggito e il Volo
Mito fondativo: Simboli supremi delle due fazioni, Leone e Aquila incarnano la rivalità stessa tra Perinsu e Peringiu. La leggenda narra che un leone scolpito a guardia delle mura e un’aquila dipinta sugli stendardi si fissarono a lungo, come vivi, durante una parata antica. Da allora, i loro campioni si sfidano in una prova che unisce terra e cielo: colpire prima un bersaglio a terra, poi uno sospeso in alto, a rappresentare il dominio del leone e il volo dell’aquila.
Aquila - Capitano Peringiù
Francesco Dal Canto“Cupido"
Re delle lunghe distanze: le sue frecce scendono dall’alto come rapaci, precise e ineluttabili.
Rivale: Leone - Perinsu
Sfida arciera: Il Ruggito e il Volo
Mito fondativo: Simboli supremi delle due fazioni, Leone e Aquila incarnano la rivalità stessa tra Perinsu e Peringiu. La leggenda narra che un leone scolpito a guardia delle mura e un’aquila dipinta sugli stendardi si fissarono a lungo, come vivi, durante una parata antica. Da allora, i loro campioni si sfidano in una prova che unisce terra e cielo: colpire prima un bersaglio a terra, poi uno sospeso in alto, a rappresentare il dominio del leone e il volo dell’aquila. L’Aquila rivendica il dominio dei cieli, opponendosi al Leone che comanda le terre. La loro sfida è il cuore della rivalità fra Perinsu e Peringiu.
